Questo sito usa cookies per fini statistici e tecnici, cliccando "ACCETTO" o continuando la navigazione si accettano i cookies usati da parte del sito e da terze parti

ACCETTO

policy cookie statistico google analytics
Appartamenti a Predazzo, Trentino, Dolomiti, Val Di Fiemme:: Ambiente -

 

 

Prenotazioni allo:

 

(+39) 349 58 35 155

 

o via email a:

 

villarosapredazzo@gmail.com

Ambiente

L’abitato di Predazzo
è il più popoloso di Fiemme, costruito sul fondovalle alla confluenza tra il torrente Avisio e Travignolo.
È celebre per i fenomeni vulcanici contemporanei alla formazioni dolomitiche, che hanno promosso dagli inizi dell’ ottocento un interessante forma di turismo culturale - geologico.
Alcune case del centro storico sono adornate da affreschi di valore.
Interessante eredità della vita tradizionale è la Regola Feudale con 800 vicini e feudatari, la grande chiesa intitolata a S.S. Filippo e Giacomo, la chiesetta di S. Maria della Neve, voluta dai contadini e benedetta nel 1722 e quella della Madonna dell’Assunta ricostruita nel 1926.
La natura in Val di Fiemme 
è una grande risorsa 

30 mila ettari di foreste, 60 milioni di alberi, 2 parchi naturali per 20 mila ettari di aree protette, una fitta rete di sentieri e di 
percorsi di montagna ed un’area geologica esclusiva. Anche se la lunga tradizione di ospitalità ha portato a sviluppare un'articolata ricettività e strutture per lo sport e il tempo libero, questa valle si è mantenuta in sintonia con un ambiente in cui la natura continua a rappresentare una grande risorsa, anche per il turismo. Vari progetti di valorizzazione del territorio consentono all’ospite di fruire correttamente di questo alberi.pngesclusivo patrimonio, anche grazie all’attenta e rispettosa opera secolare della popolazione locale che,
da questa ricchezza naturale, è riuscita a trarre le risorse per vivere, consegnando oggi al turista un “angolo” verde percorso da oltre 200 km di percorsi forestali e da una fitta rete di sentieri, un tempo realizzati e utilizzati per le attività agrosilvopastorali.
Dei 49.772 ettari del territorio di Fiemme, 30.000 (il 60%) sono occupati dal bosco, 10.000 (il 20%) dai pascoli, mentre prati e coltivi si estendono per 3.000 ettari (il 6%); dei rimanenti 6.700 ettari, il 12% è occupato 
da rocce e torrenti, e solo il 2% dalle aree urbane.Nel suo territorio, la Val di Fiemme include due aree protette di grande 
interesse: il parco naturale del Monte Corno che, condiviso con la vicina provincia di Bolzano, risale dalle pendici della valle dell’Adige ed il parco naturale di Paneveggio, un’area tutelata di 19 mila ettari, caratterizzata da un’ampia zona boschiva, alla quale fanno da cornice le Pale di S.Martino, con caratteristiche geologiche, floristiche e faunistiche veramente uniche.Ma l’intera valle può essere definita un vero e proprio parco, grazie alla vastissima estensione di boschi che, coltivati in modo rispettoso da secoli, hanno rappresentato, specie nel passato, una fonte di sussistenza 
per la popolazione locale. Queste foreste, che ormai da qualche decennio si ampliano al ritmo di circa cento ettari all’anno, a scapito dei prati 
e dei pascoli, meno utilizzati, influenzano inoltre in modo positivo la qualità dell’aria e del clima, favorito anche dall’orientamento della
valle, che si allunga prevalentemente da Ovest verso Est.croco.png
Più in alto, i pascoli estivi, ricchi di laghetti e torrenti. E ancora più su, le rocce: non solo vette, ma anche un’eccezionale testimonianza 
geologica, con strati che vanno dal periodo dei porfidi vulcanici (270 milioni di anni fa) alle più giovani concrezioni dolomitiche, barriere 
coralline che, 5 milioni di anni fa, si sono trasformate in vere e proprie 
“montagne fossili”, divenute famose in tutto il mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ambiente